L’esperienza della pandemia dovrà necessariamente portare a una riorganizzazione dell’assistenza. Perché se nel pre-pandemia gli ambulatori e i PS si riempivano di accessi inutili, durante la pandemia c’è stata una drastica riduzione di tutto, con quali conseguenze? Dal punto di vista clinico si è assistito all’aumento dei ritardi diagnostici, ai ritardi nell’erogazione delle vaccinazioni, alla mancata effettuazione dei periodici bilanci di salute. Inoltre, cosa ancora più drammatica è emersa la realtà clinica degli effetti devastanti sulla salute mentale di bambini e adolescenti. E’ di questo ed altro cercheremo di affrontare nel prossimo Congresso SIMPe Campania “Spezziamo le catene”
– dell’incomunicabilità tra Ospedale e Territorio e definendo le indubbie potenzialità di una interazione fattiva e consapevole – della eterogeneità dei comportamenti, cercando di dare un contenuto organizzativo uniforme, diffuso e partecipe a una qualificata assistenza territoriale – dello scetticismo nei riguardi della teleassistenza per poter meglio e con più incisività dare una svolta verso l’assistenza e il monitoraggio di alcune patologie in special modo verso i pazienti cronici
– di qualsiasi abuso
– della povertà educativa