L’esperienza della pandemia ci deve portare a riflettere, dobbiamo farne tesoro e ci deve lasciare un insegnamento. Cogliamola come un’opportunità che ci dovrà necessariamente portare a una riorganizzazione dell’assistenza, a rivedere il nostro modus operandi e al cambiamento del nostro stile di vita.
Per tale motive ‘Apriremo le porte’:
• alle innovazioni tecnologiche affinchè siano di ausilio e più incisive verso l’assistenza e il monitoraggio di alcune patologie in special modo verso i pazienti cronici;
• Alla eterogeneità dei comportamenti cercando di dare un contenuto organizzativo uniforme, diffuso e partecipe a una qualificata assistenza territoriale;
• Alla relazione tra Ospedale e Territorio, ribadendo le indubbie potenzialità di una interdisciplinareità
• ad un nuovo modo di comunicare;
• ad un’alimentazione sana e consapevole accompagnata ad di uno stile di vita consono alla propria età;
• ad un impegno volto a potenziare l’eco-sostenibilità per salvaguardare l’ambiente.
Tutto ciò sarà possibile grazie alla partecipazione di professionisti provenienti dai più svariati settori, per sottolineare l’importanza di guardare al bambino e all’adolescente nelle sue molteplici dimensioni.