L’Oncologia Medica non si è mai fermata, e questa è sicuramente una nota di merito di cui non riesco a non essere orgoglioso. Con i sorrisi nascosti dietro le mascherine, abbiamo continuato a trasmettere ai nostri pazienti l’empatia che ci ha sempre caratterizzato nonostante le grandi preoccupazioni che, sono sicuro, ognuno di voi abbia vissuto. Ci siamo scoperti fragili, ma abbiamo cercato una luce nel buio, che ci guidasse e con coscienza ci aiutasse a reagire in una situazione d’emergenza. Anche la Scienza non si è fermata, aggiungendo informazioni importanti a tutto quel che già conoscevamo sul pianeta Cancro. Il susseguirsi delle scoperte, i dati sempre più incalzanti e
caratterizzanti degli studi clinici, le approvazioni da parte delle agenzie regolatorie di nuove molecole o di nuove indicazioni per le molecole già in uso hanno continuato il proprio corso rendendo la nostra professione, se possibile, ancora più complessa. Il claim scelto per il nostro XXIV Congresso Nazionale vuole racchiudere proprio questi pensieri: “Oncologia e Complessità. Le nuove sfide per gli oncologi”. Per complessità si intende tutta la rete di informazioni cliniche, biologiche e molecolari che, man mano, si sono aggiunte al nostro bagaglio culturale, bagaglio che è diventato sempre più carico di novità. La nostra figura professionale ha bisogno di incamerare, comprendere e far proprie tutte le conoscenze che si sono incastonate, come pietre preziose, su tutto quello che già conoscevamo e che i nostri maestri ci hanno trasmesso.