Vista la nota congiunta dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e
del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
(ECDC) pubblicata in data odierna, preso atto del parere analogo della
CTS di AIFA espresso in data odierna, tenuto conto sia
dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa
della curva epidemica, associata ad aumento dell’occupazione di posti
letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive,
sia delle evidenze disponibili sulla efficacia della seconda dose di
richiamo (second booster) nel prevenire forme gravi di COVID-19
sostenute dalle varianti maggiormente circolanti, nel rispetto del
principio di massima precauzione, si raccomanda
la somministrazione di una seconda dose di richiamo (second booster),
con vaccino a mRNA, nei dosaggi autorizzati per la dose booster (30 mcg
in 0,3 mL per Comirnaty; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax), purché sia
trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di
richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test
diagnostico positivo), a tutte le persone di età 60 anni.