Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una malattia autoimmune cronica di natura infiammatoria. Fonti attendibili riportano che, in tutto il Mondo, i malati di lupus siano circa 5.000.000, mentre il numero di nuovi casi ogni anno sia pari a 16.000 ed è noto che colpisca più frequentemente le donne (il rapporto con gli uomini è di 9:1). È una malattia sistemica che può interessare tutti gli organi, con un’elevata incidenza di coinvolgimento renale. A livello dei reni, il lupus determina una condizione nota come glomerulonefrite, conosciuta come Nefrite Lupica, un’infiammazione dei reni che rappresenta una delle conseguenze più serie del lupus eritematoso, e colpisce oltre 1 milione di pazienti a livello mondiale. La Nefrite Lupica è associata a infiammazione dei vasi sanguigni dei reni deputati alla filtrazione dei liquidi nei glomeruli e può dar luogo a forme gravi d’insufficienza renale nel 20% dei pazienti entro dieci anni dalla diagnosi, con necessità di ricorso a dialisi o trapianto, e rappresenta un indicatore di prognosi sfavorevole. In un panorama di possibilità terapeutiche scarno per questa specifica comorbidità è stato individuato recentemente un anticorpo monoclonale umano che risulta essere il primo trattamento specifico per la Nefrite Lupica. La molecola Belimumab, già utilizzato per il trattamento del Lupus Eritematoso Sistemico in combinazione con terapie immunosoppressive di background, ha dimostrato di ridurre il numero di riacutizzazioni renali che sono tra le principali cause di perdita della funzione renale. L’anticorpo Belimumab accorcia la durata di vita dei linfociti B, alleviando l’infiammazione e il danno agli organi causato dal LES. Alla luce di queste nuove possibilità terapeutiche si propone un percorso didattico-formativo dedicato agli specialisti nefrologi in primis che hanno in cura la Nefrite Lupica.
RESPONSABILE SCIENTIFICO
LORETO GESUALDO, BARI
ECM (Educazione Continua in Medicina) CODICE ECM: 604-397584
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