19 marzo – GIORNATA NAZIONALE DELLA MEDICINA DI FAMIGLIA con la webmail ASSIMEFAC
www.assimefac.it
L’Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e Comunità, promuove per il 19 marzo prossimo la Prima Giornata Nazionale della Medicina di Famiglia con l’apertura di un canale privilegiato di comunicazione riservato alla cittadinanza. Sarà messa a disposizione una specifica webmail dedicata (covid19@assimefac.it), in grado di fornire un agile supporto informativo-consultivo, offerto gratuitamente da parte dei medici di medicina di famiglia aderenti ad ASSIMEFAC. L’evento nasce dalla consapevolezza che il piano vaccinale adottato dal Governo rappresenta lo strumento principale con cui contrastare il diffondersi del contagio da COVID-19 e s’inserisce nello sforzo quotidiano garantito dai medici di medicina generale dell’ ASSIMEFAC . L’istituzione della prima Giornata Nazionale della Medicina Generale intende contribuire ad orientare la popolazione all’adesione al vaccino, sollecitare le istituzioni circa la necessità di un aumento della disponibilità dei vaccini stessi, sapendo come sia fondamentale il coinvolgimento attivo dei medici di famiglia, al fine di procedere alla vaccinazione della popolazione italiana nel più breve tempo possibile. Sono tante le perplessità registrate dai medici di famiglia quando s’interfacciano con i propri pazienti. È importate comunicare, ad esempio, laddove a livello regionale dovessero insorgere difficoltà logistiche per la distribuzione dei vaccini, le ulteriori concrete modalità d’intervento sussidiario per affrontare le eventuali problematicità, al fine di assicurare una puntuale fornitura e somministrazione. L’iniziativa del 19 marzo si sviluppa dalla consapevolezza del ruolo del medico di medicina generale che debba essere considerato fondamentale per l’incremento e per la copertura vaccinale della popolazione, anche considerando il rapporto fiduciario e la diretta vicinanza con i pazienti. Attraverso questa campagna nazionale, si potrà condividere con la popolazione come sia stata assicurata la fornitura dei vaccini e dei materiali ausiliari e di consumo, secondo le modalità che saranno individuate a livello regionale tenendo conto delle caratteristiche di conservazione dei singoli vaccini.